I farmaci anti-infiammatori possono aumentare il rischio di infarto del miocardio durante le infezioni respiratorie acute


Uno studio osservazionale ha mostrato che l'uso di farmaci antinfiammatori non-steroidei ( FANS ) può aumentare il rischio di infarto miocardico acuto ( IMA ) nei pazienti con infezioni respiratorie acute.

Lo studio ha mostrato un aumento più che triplicato dell’infarto miocardico acuto quando i farmaci anti-infiammatori non-steroidei sono stati assunti da un paziente con un'infezione respiratoria acuta, e l’aumento è stato sette volte maggiore quando i pazienti hanno ricevuto i FANS per via endovenosa.

Sebbene la ricerca in passato abbia dimostrato che i farmaci antinfiammatori e le infezioni respiratorie acute sono entrambi potenziali fattori di rischio cardiaco, i ricercatori hanno esaminato il loro effetto congiunto sul rischio di infarto miocardico.

E’stato utilizzato il National Health Insurance Research Database ( NHIRD ), che ha dato loro accesso ai dati ambulatoriali e ospedalieri di circa il 99% della popolazione di Taiwan ( 23 milioni di persone ).
Sono stati presi in esame i pazienti di età uguale o superiore a 20 anni, che erano stati ospedalizzati per infarto miocardico acuto dal 2007 al 2011.

Tra i 9.793 pazienti inclusi nello studio, il 61.35% era di sesso maschile e l'età media era di 72.29 anni.
Il diabete mellito e l'ipertensione erano le due più comuni co-morbidità, e i calcio-antagonisti erano i co-trattamenti più frequenti.

L’impiego di FANS durante un episodio di infezione respiratoria acuta è risultato associato a un aumento del rischio di infarto miocardico acuto di 3.4 volte ( IC 95%, 2.80-4.16 ).
Quando i FANS sono stati somministrati per via parenterale nei pazienti con infezione respiratoria acuta, sono risultati associati a un aumento del rischio 7.22 volte più alto per infarto miocardico acuto.

Le infezioni respiratorie acute senza l'uso dei farmaci antinfiammatori erano associate a un aumento del rischio di 2.7 volte per infarto miocardico acuto, mentre l'aumento del rischio è stato di 1.5 volte per l'uso di FANS nei pazienti senza una infezione respiratoria acuta. ( Xagena2017 )

Fonte: Journal of Infectious Diseases, 2017

Cardio2017 Pneumo2017 Inf2017 Farma2017


Indietro

Altri articoli

E' stata effettuata una meta-analisi su 6.708 pazienti con infezioni respiratorie, arruolati in 26 studi effettuati in 12 Paesi. Da...


Il CMDh ha approvato all’unanimità la revoca nell'Unione Europea delle autorizzazioni all'immissione in commercio degli spray a base di Fusafungina....


Ricercatori della Medical University of Warsaw ( Polonia ) hanno valutato l'insorgenza delle infezioni sistemiche e respiratorie in una coorte...


Studi osservazionali hanno riportato una associazione inversa tra livelli sierici di 25-Idrossivitamina D ( 25-OHD ) e l'incidenza di infezioni...


Una maggiore assunzione materna di Vitamina-D durante la gravidanza è associata a un minor rischio di respiro sibilante nella prole....


Moxifloxacina ( Avalox ), un fluorochinolone con una potente attività contro i patogeni respiratori, è considerata un’alternativa ai beta-lattami e...


Uno studio, pubblicato su Allergy and Asthma Proceedings, ha dimostrato che il rischio di infezioni respiratorie, causate in prevalenza dai...


Gli inibitori della pompa protonica hanno un importante ruolo nel trattamento e nella prevenzione di molte gravi malattie gastrointestinali.Evidenze cliniche...


Ricercatori del Wilhelmina Children’s Hospital ad Utretch in Olanda, hanno esaminato le differenze nei sintomi del tratto respiratorio superiore e...